mercoledì 7 settembre 2011

SCIOPERO GENERALE

Studenti arrabbiati al Corteo Cgil bloccano strada e occupano statua 

Questa e' una parte dello sciopero generale,loro sono i piu' spontanei,(e noi gli facciamo i complimenti) che dalla politica prendono le "distanze" e  chiedono oltre che questo governo sparisca,un futuro che oggi,nel 2011,e',COME CASA, una tenda ed un saccoapelo......
Con questa ultima manovra si chiede anche la cancellazione dalla FINANZIARIA AGGIUNTIVA 2011, di una articolo incomprensibile e  SCHIAVISTA:" l'Articolo 8"
Un'articolo che se diventera' legge permettera' ai datori di lavoro di poter spiare i lavoratori durante l'orario con ogni mezzo a sua disposizione e il licenziamento immediato in caso di non sodisfacente  report di rendita lavorativa nonche, la possibilita' di trasferimento immediato ad altra sede senza indennita di trasferta o altro, previsto dal contratto nazionale, tutele non previste da quello in deroga(il cosidetto contratto Pomigliano) supportato,appunto, anche da queste SCHIAVISTE  NORME che il governo si appresta a varare e che, alcuni sindacati, "hanno addirittura difeso"....
CREDO CHE SIA VENUTA L'ORA DI PARLARNE  ASSIEME E  DECIDERE  METTENDO DA PARTE LA POLITICA INTESA COME DELEGA A PRESCINDERE,NOI SIAMO GLI AZIONISTI DI MAGGIORANZA DI QUESTO PAESE,SENZA DI NOI NEANCHE LOR SIGNORI,"LA CASTA" SI PAGHEREBBE  COSI PROFUMATAMENTE E QUINDI POSSIAMO E DOBBIAMO RICHIEDERE LA PAROLA


domenica 4 settembre 2011

Contro Netanyahu 400 mila in piazza Gli indignados israeliani rilanciano la sfida

FONTE: La Repubblica

 

E' la più importante mobilitazione mai avvenuta nel Paese: manifestazioni a Tel Aviv, Gerusalemme, Haifa, Eilat. Nel mirino, il carovita e le politiche sociali del governo. Il premier costretto a promettere riforme economiche

TEL AVIV - Li hanno chiamati gli indignados israeliani. Da otto settimane martellano il governo protestando contro il carovita, chiedendo riforme economiche all'insegna di una maggiore equità sociale. Erano partiti montando una singola tenda in Rothschild Boulevard, a Tel Aviv. Ora sono riusciti a portare in piazza 400 mila persone, in 15 diverse città israeliane. La manifestazione più imponente proprio a Tel Aviv, con 250 mila persone in piazza: ma erano in decine di migliaia anche a Gerusalemme, a Haifa nel nord, a Eilat sul Mar Rosso. Scuotendo tutto il Paese da un lungo periodo di apatia sociale.

Il loro obiettivo, in realtà, era portare in piazza un milione di persone. E per questo qualcuno adesso parla di fallimento. Ma era una sfida irrealistica, visti i numeri della popolazione israeliana (7 milioni). E si tratta comunque della più grande mobilitazione mai avvenuta nel Paese. Tanto che il premier, Benyamin Netanyahu, è stato costretto a promettere in pubblico un pacchetto di riforme rispetto alla politica liberista finora seguita. Probabile un intervento di riduzione dei carichi fiscali a favore dei lavoratori dipendenti e dei settori della classe media rimasti esclusi dalla crescità del Pil di questi anni; e poi un piano di edilizia popolare e più fondi all'istruzione. Tutti provvedimenti raccomandanti da una commissione ad hoc, guidata dall'economista Manuel Trajtenberg. E - stando almeno alle promesse - i tempi dovrebbero essere rapidi: entro il Capodanno ebraico, vale a dire fine settembre.

Per la piazza - che non ha risparmiato neppure oggi poster sarcastici e sfottò al premier - si tratta al momento solo di parole: il governo, insomma, starebbe solo cercando di prendere tempo. E i manifestanti si sono detti pronti a continuare. "Hanno sostenuto che la nostra protesta sta segnando il passo", ha detto uno degli organizzatori, il segretario generale degli studenti israeliani, Itzik Shmuli. "Noi, i nuovi israeliani siamo determinati a continuare la lotta per una società più giusta e migliore, pur sapendo che la strada sarà lungo e difficile". Il movimento aveva perso un po' di slancio la settimana scorsa, dopo la pausa imposta dall'escalation di attentati nel sud e dalle tensioni sul fronte della Striscia di Gaza. Ma è riuscito ad andare al di là dei soli temi della sicurezza e della paura, cavalli di battaglia della destra di governo.

lunedì 29 agosto 2011

ASSEMBLEA DI POPOLO il 10 Settembre a Genova

Il 10 settembre in occasione della notte bianca,ma sopratutto in occasione della manifestazione  organizzata a Roma da popolo viola ed altri, in Piazza Matteotti a Genova organizzeremo un'assemblea con chi gradira' esserci per parlare di noi,i cittadini che abitano in Liguria,regione difficile da affrontare ancora di piu'da chi e' straniero o come dicono in liguria,forestiero,sopratutto negli ultimi anni che la deindustrializzazione  e' diventata realta' non tutti possono o hanno un presente facile o semplice da affrontare,chi vive sul territorio sa che  a pagare  caro il quotidiano non sono solo i turisti,ma anche  i residenti cosi come dimostrano le statistiche nazionali(che potete trovare tra i nostri articoli) che danno la regione Liguria come la 4 in termini di costo della vita,ma non e',come detto sopra il solo problema,teniamo presente che non esistono praticamente piu i contratti a tempo indeterminato e  quindi,automaticamente, le garanzie per  una coppia giovane o per un single di avere una casa ed un presente stabile.
Nei nostri articoli all'interno potrete trovare molte realta' da noi sottolineate e alle quali le istituzioni danno ogni giorno una risposta non all'altezza del problema che conferma l'impoverimento strutturale di una regione  ormai nemeno piu' in grado di garantirsi un turismo di prestigio o un'ambiente  costiero e collinare di qualita' ed a tutto questo,  ogni singolo sforzo di piccoli autonomi o dipendenti, diventa inutile  e difficoltoso.
vogliamo parlare di questo ed altro con tutti quelli che  non si sentono sudditi e credono in un'alternativa al cambiamento,prendendo la parola e imponendo le reali priorita' alle isitituzioni nonche,  anche ed eventualmente, la soluzione e  la voglia di vigilare sull'onesto operato




venerdì 26 agosto 2011

ISLANDA: "IL PAESE DOVE CHI A CAUSATO IL DEBITO SOVRANO VIENE ARRESTATO"...


DA UN BLOG LIBERO DALLA CENSURA, AL NOSTRO PER I CITTADINI LIGURI

REYKJAVIK - La scorsa settimana in Islanda sono state arrestate nove persone considerate responsabili del crack finanziario che ha coinvolto lo stato islandese nel 2008, portandolo sull'orlo della bancarotta. La rivoluzione pacifica che sta avvenendo in Islanda, e di cui nessuno parla, nasce proprio nel 2008, quando il governo all'ora in carica decide di nazionalizzare le tre maggiori banche del paese, i cui creditori erano per la maggior parte britannici e nord americani. E quando, per rifondere il debito contratto in questo modo dallo stato che se ne era fatto carico, intervenne il Fondo Monetario Internazionale, chiedendo come al solito tassi d'interesse altissimi e scaricando tutto il peso del debito sulla popolazione, che avrebbe dovuto pagare in 15 anni 3.500 milioni di euro al 5,5% d'interesse, lo stesso popolo islandese si espresse sulla questione con un referendum per cui si verificò una schiacciante vittoria (il 93%) di coloro che ritenevano di non dover pagare il debito. Come anche in Grecia oggi si dice, anche gli islandesi sostenevano che quel debito fosse "detestabile", e dunque non esigibile. Per chiarire, un debito detestabile è un debito contratto dallo stato con le banche o altri istituti, che pero` non porta benefici alla popolazione, ma anzi la danneggia. Un debito simile non si può pretendere che venga pagato dallo stesso popolo che ne ha gia` subito le conseguenze in termini d'interessi sul debito pubblico. Dopo il referendum e` stata istituita nel 2010 una Commissione incaricata di stabilire le responsabilità legali della fatale crisi economica, che ha portato già all'arresto di parecchi banchieri e alti dirigenti strettamente collegati alle operazioni arrischiate. Intanto l'Islanda sta anche scrivendo una nuova costituzione, imparando dalle lezioni della storia recente, nella quale sarà inserito un regime di protezione inattaccabile per la libertà d'informazione e di espressione. Una costituzione, quella islandese, discussa dalla popolazione attraverso i forum in internet e i social network. Finalmente sembra che la gente possa decidere liberamente del proprio futuro, e che i banchieri e gli squali finanziari, per una volta, debbano restare alla finestra a guardare, se non sono già scappati.




Guida Amortizzatori Sociali in deroga


 

 

 

 

 

Ammortizzatori Sociali in Deroga

 

 

A chi spetta ?: Ai dipendenti di aziende escluse dai trattamenti ordinari e straordinari previsti dalla L.223/1991 (aziende con meno di 15 dipendenti, o settori cui non spettava la cassaintegrazione) o aziende che hanno esaurito i trattamenti spettanti. 

(comprese se anche se non riportate dall'articolo,ma da noi, tutte le provincie liguri)

Quali tipologie di lavoro ?:  Tutti i lavoratori subordinati a tempo indeterminato o determinato compreso apprendisti e lavoratori somministrati e soci lavoratori che abbiano un rapporto di lavoro subordinato, i lavoratori devono avere residenza o domicilio in Liguria, ed avere un anzianità di 90 giorni.
PROCEDURA:  La procedura ha inizio con la sottoscrizione del verbale di accordo sindacale, si deve usare esclusivamente il modello predisposto dalla Regione Liguria (si scarica dal sito della Regione www.regione.liguria.it). Contestualmente all’accordo il lavoratore deve firmare IN DUPLICE COPIA ”l’Informativa al Lavoratore in Cassaintegrazione in Deroga”,   e la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID), una copia resta all’azienda ed una copia al lavoratore.
Il periodo può essere pari a 12 mesi con possibilità di proroga.
Occorre inviare il verbale alla Regione non più tardi di 20 giorni dall’inizio della Cassaintegrazione.
IMPORTANTISSIMO:
Il lavoratore deve entro TRE giorni dall’inizio della sospensione recarsi presso lo Sportello Deroga del Centro per l’Impiego competente per territorio, al momento della presentazione presso lo sportello il lavoratore deve esibire i due documenti sopradescritti. Il Centro per l’impiego farà presente al lavoratore quali sono le offerte formative messe a disposizione dalla Provincia di Genova.
Questo percorso è obbligatorio, come la frequenza ai corsi, in caso di mancata presenza il lavoratore decade dal trattamento di sostegno al reddito, il percorso formativo iniziato deve completarsi.

MOBILITA’ IN DEROGA
Hanno diritto i lavoratori che hanno un anzianità aziendale di almeno 12 mesi di cui almeno sei mesi di lavoro effettivamente prestato.
PROCEDURA:  La procedura ha inizio con la sottoscrizione del verbale di accordo sindacale e un rappresentante del Centro per l’Impiego della Provincia, il modello è scaricabile dal sito della Regione, il lavoratore sottoscrive in duplice copia il Modulo “Informativa al Lavoratore in Mobilità in Deroga” e la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).
Il periodo può essere pari a 12 mesi, ed usufruita anche al termine del periodo di disoccupazione ordinaria.
Per ottenere l’indennità di Mobilità il lavoratore ha l’obbligo di presentare all’INPS il modello di richiesta con allegato il DID entro e non oltre 68 giorni.
IMPORTANTE:
Il lavoratore verrà convocato dal Centro per L’Impiego, in ogni caso entro TRE giorni dal momento in cui inizia a percepire l’indennità ha l’obbligo di prendere contatto con il Centro per l’Impiego ed esibire sia l’Informativa al Lavoratore in Mobilità in Deroga che la Dichiarazione di Immediata Disponibilità.

SPORTELLI DEROGA DELLA PROVINCIA DI GENOVA.
PROVINCIA DI GENOVA
Attraverso il Numero Verde 800.36.36.22 per prenotare un incontro collettivo da realizzarsi comunque entro i 3 giorni di cui sopra
o presentandosi direttamente al Centro per l’Impiego
VALBISAGNO Via Adamoli 3A nero
Tel 010 5497200  -  Fax 010 5497229
E-mail: cpivalbisagno@provincia.genova.it
VALPOLCEVERA Via Teglia, 8 Tel. 0105497954 – 0105497950 Fax  010 5497969  -  974
E-mail: cpivalpolcevera@provincia.genova.it
MEDIO PONENTE Via L. Muratori, 7
Tel. 010 5497818  Fax 010 6504835
E-mail: cpimedioponente@provincia.genova.it
CENTRO LEVANTE Via Cesarea, 14
Tel. 0105497523 Fax 0105497570
E-mail: cpicentrolevante@provincia.genova.it
LEVANTE Via del Commercio 3  Tel. 010 5497470 
E-mail: cpilevante@provincia.genova.it
PONENTE Villa Sauli  Via Prà, 63 (svincolo autostrada) Tel. 0105497901 Fax0105497902
E-mail: cpiponente@provincia.genova.it
CHIAVARI Viale Millo, 15/17 Tel. 0185/360901 -  0185/360902  Fax 185/300144
E-mail: centroimpiegochiavari@provincia.genova.it

MASSIMALI CIG in DEROGA e Mobilità.

Trattamenti di integrazione salariale
Retribuzione (euro)  Importo lordo (euro) Importo netto
Inferiore o uguale a    1.961,80                 906,80                853,84
Superiore              a    1.961,80              1.089,89             1.026,24
IMPORTANTE:
Per netto si intende, con la trattenuta contributiva pari al 5,84 % già effettuata, quindi al netto dei contributi, gli importi netti andranno assoggettati alla ritenuta Irpef applicata alle singole situazioni, inoltre il lavoratore ha diritto alla corresponsione degli assegni familiari e gli sgravi fiscali previsti per i lavoratori dipendenti.

mercoledì 24 agosto 2011

LA STORIA CHE VA RISCRITTA


 
La storia siamo noi ,come canta un poeta nostrano,la storia che  cambia ogni giorno ,la storia di un popolo ,di un paese,la facciamo noi, e non credete a quei pochi ormai,che cercano di convincervi di lasciar perdere,che tanto e' inutile!

Inutile e' non provarci seriamente, come  la realta' che  ogni mattina si risveglia con noi,persone strane,difficili,semplici,introverse,ma esseri umani,cittadini,l'Italia,popolo Italiano,come  volete definirvi,ma comunque  persone vere a cui questa politica ,questo sistema Italia non ha regalato nulla anzi,ci ha scaricato per anni falsita' e  privilegi,sulle nostre  umili spalle di lavoratori autonomi,ma piccoli ,di lavoratori dipendenti  sempre "precari" ed in bilico e attenti a misurare le parole o reclamare diritti veri,sinceri,onesti,REALI.

Noi ci chiediamo onestamente cosa e se restera' qualcosa ai nostri figli,ai prossimi che arriveranno,se  quando parleremo della nostra gioventu' ci capiranno e  non ci invidieranno o,piu seplicemente non lo crederanno possibile!?....

La storia siamo noi il futuro e' nostro lo costruiamo noi cosi come fecero genitori e  nonni a noi,ma con la differenza  che tutto e' cambiato,oggi rispetto a ieri! Vi e' piu' arroganza meno solidarieta',meno rispetto,ma non ci rendiamo conto che  ci hanno portato a questo per far in modo che  non ci fosse UN POPOLO UNITO e' stato diviso in reparti,come se fossimo prodotti del supermercato,non so se ci rendiamo conto della realta' circostante!?

Io sono uscito dal paraocchi omertoso in cui pretendevano che  vivessimo e  vedo intorno a me  persone  che vivono nel terrore,sotto ricatto,talmente abituate a vivere in quel sistema che ormai non si pongono piu' il problema se giusto o no !?

"UNA DOMANDA" VI PONIAMO: 
PERCHE STATE  IN SILENZIO? 
PERCHE NON SCENDETE IN STRADA COORDINANDOVI? 
PERCHE ACCETTATE OGNI SOPRUSO SENZA FIATARE,OGGI E' POSSIBILE DIRE  BASTA  UNENDOSI A CHI LO STA GIA' FACENDO ,VI ASPETTIAMO!



LA STORIA STA' PER RISCRIVERSI ATTORNO ALL'ITALIA











TEMPI TRISTI E CAMBIAMENTI REPENTINI QUESTI SONO I CAMBIAMNETI SECONDO ANALISTI LIBERI DA CONDIZIONAMENTI,CI ASPETTERA' UN INVERNO LUNGO E PROBABILMENTE ABBASTANZA DIFFICILE,MA COME QUALCUNO SA, FUORI DAI NOSTRI CONFINI NAZIONALI, MOLTO STA GIA' AVVENENDO PER EVITARE DI DOVER SOPPORTARE PIU DIFFICOLTA' E PER PORTARE UN CHIARO PUNTO CHE NON DEVE E NON PUO' ESSERE EVITATO: "LA PAROLA ADESSO AL POPOLO ATTRAVERSO UN CAMBIAMENTO ETICO,UN CAMBIAMENTO OBBLIGATO DA PARTE DI TUTTI SE NON SI VUOLE VERAMENTE RENDERSI RIDICOLI SE NON SCHIAVI DI UN SISTEMA CHE PER TROPPO TEMPO CI HA DERUBATO E PRESI IN GIRO IL COSIDETTO SISTEMA SIGNORAGGIO"(POTETE TROVARE LA SPIEGAZIONE SU COSA E' TRA I NOSTRI ARTICOLI E/O PAGINE).


Per troppo tempo ci si e' affidati a qualcuno che in fondo non conoscevamo,ma che ci ispirava fiducia,oggi ne vediamo il risultato....
si e' iniziato col 15 maggio in Spagna per arrivare al 15 ottobre in tutte le piazze del mondo con la Global Revolution,ma sara' una minima parte del cammino che ognuno di noi sara' tenuto a compiere, un vero cambiamento negli stili di vita,di pensare,di agire,anche se credo che non dobbiamo eesere noi a farvi accorgere di questo....

martedì 23 agosto 2011

Risparmio energetico imprese: contributi a fondo perduto in Liguria







Si aprono il 15 settembre del 2011, nella Regione Liguria, i termini di presentazione delle domande di accesso a contributi a fondo perduto per la riduzione dei consumi energetici. Trattasi, nello specifico, di finanziamenti regionali, per un ammontare complessivo pari ad 800 mila euro, che nei giorni scorsi sono stati stanziati ed approvati dalla Giunta della Liguria su proposta di Renzo Guccinelli, l’Assessore regionale allo sviluppo economico. La quota di contributo a fondo perduto erogabile parte dal 30% dell’investimento effettuato per le grandi imprese, ed arriva fino a ben il 60% per le micro imprese.
A partire dalla data sopra indicata, le imprese rispettanti i requisiti di accesso ai fondi potranno presentare progetti ed investimenti finalizzati a realizzare diagnosi energetiche, nonché per ammodernare macchinari, impianti ed attrezzature; oppure per andarle a sostituire con l’obiettivo di abbattere i consumi di energia. In questo modo a beneficiarne sarà l’efficienza energetica per effetto, nei cicli produttivi, di un uso più razionale dell’energia. Tutti i dettagli sui nuovi contributi a fondo perduto per le imprese, e per l’efficienza energetica, sono reperibili sul sito Internet www.regione.liguria.it.

lunedì 22 agosto 2011

IL GOVERNO CHE HA CEDUTO AGLI "INDIGNADOS"

E UN 'ARTICOLO DI UNO DEI TANTI EDITORIALI LIBERI CHE SONO ANCHE  IN RETE E  VERAMENTE AFFIDABILE, DATATO 1 LUGLIO.
VI SIETE CHIESTI QUANTE VOLTE  AVETE SENTITO QUESTA NOTIZIA DAI TG NAZIONALI? DALLA STAMPA NAZIONALE? DAI PROGRAMMI DI APPROFONDIMENTO?  NOI SI! E SIAMO GIUNTI ALLA CONCLUSIONE CHE  AL SISTEMA POLITICO DANNO FASTIDIO CERTE NOTIZIE.........



il governo spagnolo del premier socialista Josè Luis Zapatero cede alle richieste degli Indignados e adotta nuove norme di protezione delle famiglie che a causa della crisi non sono più in grado di pagare il mutuo della casa, uno dei cavalli di battaglia del movimento di protesta.
Il vicepremier Alfredo Rubalcaba ha annunciato l'adozione di un decreto con il quale viene aumentata la parte di redditi mensili di una famiglia che non può essere sottoposta a prelievo obbligatorio per pagare alle banche il resto del mutuo dopo il sequestro della casa. Il reddito minimo che non potrà essere toccato è stato portato da 700 a 961 euro, e a 1350 euro se vi sono almeno due persone a carico. Il governo Zapatero ha inoltre deciso che in caso di messa all'asta della casa, per il mancato pagamento del mutuo, non potrà essere ceduta a meno del 60% del prezzo iniziale (contro il 50% finora).


Il movimento degli Indignados, attivo da metà maggio, combatte le espulsioni di famiglie che a causa della crisi non sono più in grado di pagare i mutui di casa. I giovani del movimento “Democracia Real Ya!” hanno impedito diverse espulsioni in particolare a Madrid. Gli Indignados denunciano fra l'altro la corruzione della politica e la collusione con i banchieri e indicano come esempio da seguire la “rivoluzione islandese”. In Islanda la popolazione si è infatti opposta per referendum al trasferimento allo Stato dei debiti delle banche.


LA QUARTA CLASSIFICATA COME PREZZI AL CONSUMO: LA LIGURIA





La Liguria è la quarta regione più cara nella classifica dei prezzi più “caldi”. Subito dopo Val D’Aosta, Puglia e Lazio, che si aggiudicano il podio con un aumento annuo del 3,9%, 3,3% e 3,2% si piazza la Liguria con il 2,9% a pari merito con Basilicata, Lombardia e Sardegna. In fondo alla classifica, le meno care Veneto, Molise e Campania con 2,3, a fronte di un tasso nazionale che si attesta al 2,7%,.
A certificare regione per regione i movimenti dei listini è l’Istat, in base agli ultimi dati sull’inflazione di luglio. Se però si considerano i diversi capitoli di spesa, la geografia dei prezzi cambia ancora. Per il settore degli alimentari la regione che ha registrato i rincari maggiori è la Lombardia (+3,3%), mentre andare al supermercato è molto più conveniente in Molise (+1,1%) o in Sicilia (+1,3%). Per l’abbigliamento i tassi risultano generalmente abbastanza moderati, addirittura in calo nelle Marche (-0,5%) e vicini allo zero anche in Emilia Romagna (+0,5%), fa eccezione la Puglia (+3,3%).

venerdì 19 agosto 2011

Potrebbe essere questa la crisi conclusiva del capitalismo occidentale?

Il panico di mercato per la rischiata retrocessione dell'affidabilita' economica degli Stati Uniti era solo una conferma simbolica di ciò che e' ovvio: la prossima crisi è qui.
Venerdì scorso, dopo una settimana di bagno di sangue sui mercati finanziari globali, la prima agenzia del mondo di rating su tre(standars&poor's) ha annunciato che avrebbe degradato il rating di credito(indice di affidabilita' di pagamento)della economia più grande, potente e capitalista del mondo. Anche se previsto, era ancora una mossa drammatica,una soluzione estrema e carica di conseguenze sconosciute. Il declassamento è una sciocchezza in confronto a quello che resta ancora da fare....
Il mondo sta ora vedendo l'abisso.

Dopo una settimana in cui la Spagna e l'Italia ha visto il tasso di interesse sul loro debito sovrano salire sopra il 6 per cento, pericolosamente vicino al livello al quale la Grecia, Irlanda e Portogallo ha richiesto un salvataggio UE, e dopo una settimana in cui la perdita' ammonta a 2.500 miliardi dollari, che sono stati bruciati dai mercati azionari globali, Standard & Poor ha deciso di aggiungere la ciliegina sulla torta per il declassamento di alto livello, tripla A, degli Stati Uniti .

Quindi cosa significa il declassamento di S & P per gli Stati Uniti, per l'Europa e per l'economia globale? Prima di tutto, non vuol dire assolutamente nulla. Ma il problema è che rischia di scatenare una profezia che si autoavvera e che invierà il mondo in recessione e lo spingera' al limite di un'altra disastrosa crisi finanziaria globale - e che minaccia la sopravvivenza stessa dell'egemonia occidentale.

Uno schema piramidale di fiducia

Di per sé, il declassamento è del tutto privo di significato. Perché il mondo intero è così spaventato sulla valutazione del rischio semplice da parte di un piccolo gruppo di uomini in giacca e cravatta grigio opaco, rimane un grande mistero. Dopo tutto, queste erano le persone che così felicemente hanno schiaffeggiato la tripla A sul rating subprime, titoli garantiti da ipoteca fino a qualche giorno prima del crollo del 2008. Come Paul Krugman ha ammesso, "è difficile pensare a qualcuno meno qualificato per giudicare l' America se non le agenzie di rating".

Inoltre, S & P ha fatto un enorme errore di calcolo 2000 miliardi dollari nella panoramica di bilancio che ha utilizzato per giustificare il downgrade, inizialmente. Quando il Dipartimento del Tesoro americano ha protestato, i numeri sono stati rivisti. Ma poche ore dopo, S & P è semplicemente spostato i motivi del downgrade da economico a ragioni politiche. Improvvisamente, non erano più le prospettive economiche degli Stati Uniti che preoccupavano S & P, ma la debolezza della sua leadership politica e governance economica.

Se si possa essere d'accordo con questa valutazione o no, è palesemente chiaro che il declassamento era in sé un colpo di stato preparato. S & P è stata irremovibile a spingere fino in fondo, a prescindere dai fondamentali economici. Come Dean Baker, co-direttore del Centro per la Ricerca Economica e Politica, ha scritto: "non c'è spiegazione coerente che possa essere data per il downgrade di S & P. Questo downgrade non è stata fatto in base alla economia. Possiamo solo speculare sul vero motivo. "

Se questo è vero, perché diavolo dobbiamo ancora ascoltare queste persone? Perché abbiamo fiducia nelle persone che ancora hanno dato alla Lehman Brothers uno tripla-A solo un mese prima del crollo? In verità, l'unica ragione che ascoltiamo S & P perché tutti gli altri ascoltano S & P. E tutti gli altri ascoltano S & P perché tutti gli altri ascoltano S & P. Il sistema in sostanza funziona come uno schema piramidale di fiducia, in cui la corteccia sono le agenzie di rating e le pecore seguono l' investitore.
Il problema con la finanza, però, è che e tutta una piramide di fiducia.

I Buoni del Tesoro degli Stati Uniti erano considerati una investimento privo di rischio, e quindi accordato a tripla A di stato, perché ognuno credeva che l'economia più ricca e potente e capitalistica del mondo potesse essere a rischio default sui suoi prestiti. Questa fiducia, a sua volta, poggiava sul presupposto che,con il dollaro è la valuta di riserva globale, la Fed poteva sempre stampare dollari a 'gonfiare' qundi ad inflazionare la sua via d'uscita del debito.
Questo schema piramidale di fiducia si sta rapidamente cominciando a svelare.man mano che si perde fiducia nei mercati globali, gli investitori stanno sempre più cominciando a capire che tutto quello che veniva usato per far credere nell'affidabilita' era una IDEA, nel migliore e nel peggiore dei casi una BUGIA. Questa presa di coscienza ha ben poco a che fare con i fondamentali economici. Venerdì scorso, stesso giorno in cui S & P ha declassato, gli Stati Uniti sono state pubblicate alcune statistiche della disoccupazione piuttosto serie. Ma a nessuno gli e' ne fregato nulla di questo.l'innalazamento dei tassi di interesse sul debito sovrano spagnolo e italiano sono parte del fenomeno esattamente uguale a quello Americano. Nulla è cambiato in Spagna o in Italia. Berlusconi è stato a capo del suo paese fin dal 1994, ma fino a quando i mercati finanziari globali sono stati inondati di liquidità, gli investitori internazionali sono stati più che felici di finanziare il suo deficit di bilancio aperto a contribuire al crescente debito sovrano d'Italia, che attualmente raggiunge un enorme 120 per cento del PIL.

Allora cosa dobbiamo fare adesso?, Che cosa significa veramente il declassamento? E quali saranno le sue conseguenze? In sostanza, il downgrade segna la prima crepa nell'edificio della piramide globale di fiducia

Liguria: tagliato l'assegno regionale a 3200 anziani e disabili non autosufficienti gravi






ANCHE IL MOVIMENTO 15M (INDIGNADOS LIGURIA) SI ASSOCIA A QUESTA OFFESA AL CITTADINO AZIONISTA DI MAGGIORANZA IN QUESTO PAESE E  IN QUESTA REGIONE
I sindacati confederali e i Pensionati Cisl e Uil criticano la decisione della Giunta regionale che riduce l’accesso al Fondo per la non autosufficienza a 3.500 anziani e disabili liguri rispetto agli attuali 6.700 assistiti in base al solo criterio reddituale (Isee fino a 10mila euro). "Si afferma ancora una volta - dicono le organizzazioni sindacali - che il welfare locale è rivolto quasi esclusivamente alle situazioni di emergenza sociale ed economica, negando completamente il principio di universalità ed equità.

Sebbene siamo consapevoli delle ripercussioni dell’azzeramento della quota del fondo nazionale operato dall’ultima finanziaria, abbiamo proposto una fase transitoria di gestione del fondo regionale per tutto il 2011, che riguardasse 6.300 persone, anziché 3.500, con l’esclusione delle sole situazioni reddituali con Isee superiore ai 20mila euro, per continuare a garantire il mantenimento a domicilio delle persone non autosufficienti, rimodulando proporzionalmente gli assegni corrisposti". Nel contempo si doveva sviluppare un confronto che riguardasse l’insieme delle politiche sociali regionali relative alla disabilità e alla non autosufficienza (riabilitazione, domiciliarità, residenzialità extra-ospedaliera, centri diurni, attività distrettuali, continuità assistenziale) e la quantificazione delle risorse effettivamente disponibili. Solo in presenza di un quadro d’insieme così definito è possibile mettere in sinergia gli interventi previsti dal fondo per la non autosufficienza e affrontare la revisione dei criteri di accesso al fondo.

"La Giunta così sta chiudendo - proseguono i sindacati - tutti gli spazi di confronto con le parti sociali (Fondo Regionale non Autosufficienza, istituzione nuovo Ircss, accorpamento Voltri-Evangelico, contrattazione decentrata, rete distrettuale ) arroccandosi in una posizione di intransigente autoreferenzialità. L’andamento delle relazioni sindacali sta dimostrando che il costante richiamo della Giunta Regionale ai tagli, innegabili, di risorse operate dal governo, viene usato, ormai, strumentalmente da un lato per nascondere la responsabilità per la mancata realizzazione, nonostante i ripetuti annunci, delle riforme strutturali, (rete ospedaliera, rete territoriale dei servizi), i cui nodi stanno fatalmente venendo al pettine; dall’altro per ridurre il confronto con le parti sociali a momenti burocratico-istituzionali (audizioni, tavoli di confronto finti) chiudendo ad ogni possibile contributo.

Le Organizzazioni Sindacali Cisl e Uil prendono atto delle decisioni della Giunta e assumeranno tutte le iniziative atte a garantire ai lavoratori e pensionati il diritto a salvaguardare in modo partecipato e responsabile il welfare regionale".

Riunione Genova 18 agosto


 
Oggi, giovedì 18 agosto 2011, all'interno di Palazzo Ducale a Genova si è svolta la prima riunione ufficiale del gruppo 15mIndignados Liguria tra le sezioni di Genova e Savona. Presenti alla riunione erano Gino, Piero, Maria Grazia e Vanessa... Perché, voi vi chiederete, convocarla in pieno agosto ? Perché il tempo che ci rimane non è molto ed era importante svolgere alcune funzioni di coordinamento delle forze in campo per organizzare la grande riunione romana di metà ottobre. Nonostante ciò ci siamo avvalsi di una persona che ci indicasse le principali problematiche legate alla questione "casa"... Il nostro obiettivo, ed è chiaro legggendo il nostro proclama nei "documenti", è quello di proporre al nostro Governo, oltre al cambiamento radicale seguito da legge elettorale e conseguenti elezioni, delle iniziative popolari che comportino soluzioni ai problemi della gente nella vita di tutti i giorni. Cioè ci facciamo portavoce dei problemi abitudinari dei cittadini che, probabilmente, a Roma non vogliono vedere nè affrontare. L'associazione "Unione Inquilini" ha raccolto il nostro invito ed ha partecipato alla nostra riunione di avvicinamento all'evento "Global Revolution" presentando le iniziative a favore delle persone meno abbienti che comprendono le visite mediche, le problematiche relative al lavoro, alla casa, all'avvocatura... eccetera, competenze che si riuniscono nella loro struttura denominata "Diritti e Società".
Il problema della "casa" riguarda principalmente i cittadini che non hanno un reddito abbastanza alto da potersela comprare, principalmente in Liguria dove, se non abiti sulle montagne dove le proprietà costano di meno, le case sulla costa hanno prezzi proibitivi, compresi gli affitti. Del resto, con i lavori casuali o precari che tanta gente trova, non si può neppure pensare di accendere un mutuo che, quasi mai, arriverà a buon fine. In questa problematica si possono estendere un sacco di processi legati, sia alla precarietà lavorativa sia all'esoso rimborso alle banche che ci prestano i soldi. Da qui la nostra interazione con una comune idea di tutela del più debole per costruire un mondo migliore, pur mantenendo la nostra identità di movimento popolare fatto e gestito da cittadini comuni. La riunione è durata circa un paio d'ora ed è servita, principalmente, a fare conoscenza tra le due realtà liguri in attesa di una revisione a settembre con maggiore partecipazione. Naturalmente alla prossima riunione, come sempre sarà legato un nuovo tema e, si pensa, possa essere il lavoro. La situazione di Vado Ligure ci è molto a cuore come gruppo e vorremmo impegnarci ad aiutare a risolverla.
Alla prossima riunione, prevista probabilmente per i primi giorni di settembre, servirà a farci avere un quadro più preciso delle attività del gruppo, che avanzano ugualmente nonostante il periodo di ferie, e delineare una guida pratica verso la grande adunanza del 15 ottobre...

giovedì 4 agosto 2011

NELLA NOSTRA VOGLIA IL NOSTRO E IL LORO FUTURO

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una rinascita, una primavera dei popoli che aspirano a diventare i principali attori nella loro vita politica.Questa sfida può essere osservata in molti paesi arabi, ma anche in Europa, attraverso i vari piani di austerita' imposti dai governi, i mercati finanziari crollano in risposta alla crisi economica.Il movimento Democracia real Ya! (! Una democrazia reale ora) è organizzato intorno a due tesi principali: la rigenerazione del sistema politico democratico e la difesa della politica sociale. Si tratta di una vera mobilitazione cittadina completamente indipendente e autogestita. 
Noi nel nostro territorio abbiamo bisogno che la gente,il popolo, riprenda la parola soprattutto quegli invisibili che con la crisi diventano lo diventano sempre di piu' fino a non avere nemmeno piu  un lavoro o diritto ad una casa sappiamo quanto oggi trovare un lavoro nel nostro territorio e' impresa sempre piu ardua e spesso mal tutelata cosi come la casa ,affitti alti per  le entrate, seconde case sfitte e  comuni che non riescono a dare una risposta al cittadino in modo efficiente e qualche volta,nemmeno in modo molto trasparente;
Moltissime sono le tematiche,i problemi che si possono affrontare assieme non avete altro che da contattarci per sapere quando si tiene un'assemblea popolare fatta da gente reale come la democrazia che noi esigiamo dalla politica,quella gente siete voi,siamo noi :


15mindignadosliguria@gmail.com