I PRECARI LICENZIATI VIA SMS A IN LIGURIA......

Da un po' di anni i nuovi schiavisti occidentali sopratutto in Italia, patria del clientelismo e  della sudditanza, tendono a licenziare con spiegazioni poco chiare e sopratutto dall'anno scorso al netto della crisi grazie all' "emendamento Castro"(PDL) che ti permette di licenziare a voce se  precario,si licenzia semplicemente via sms o a voce complice un governo che,come detto sopra, e' suddito di speculatori che impongono Diktat a garanzia dell'imprenditorialita',ma fortunatamente si arriva sempre  ad un nulla di fatto anche se spesso lo si ottiene attraverso altre istituzioni a difesa e tutela del cittadino,non certo grazie a chi, in questo momento governa,pur non essendo l'unica forza di maggioranza che ha emesso norme  inspiegabili ed inaccettabili.

Un esempio su tutti lo e' la sentenza di cassazione 77/2011 la quale dice: Se si è licenziati in tronco, con poche parole e senza la forma scritta prevista dalla legge, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno, pari alle retribuzioni perse.
La Cassazione, nel confermare la condanna, spiega che "l'assoggettamento del lavoratore a direttive del datore di lavoro circa le mansioni da svolgere, ad un orario di sei/otto ore al giorno ed all'obbligo di giustificare le assenze nonché di chiedere ferie e permessi configura un rapporto di lavoro subordinato". In quanto al licenziamento orale, il lavoratore non fruisce della tutela dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori(precario) ma può comunque far valere la nullità del licenziamento, che non interrompe la continuità del rapporto di lavoro.

In ultimo si sottolinea che l’autunno ci riservera’ amare sorprese sul fronte della occupazione perche’ le imprese hanno realizzato nella crisi forti processi di ristrutturazione, oggi contenuti dall’uso massiccio della Cassa integrazione. Questo ammortizzatore sociale, se si liberalizzasse la flessibilita’ in uscita, sarebbe meno utilizzato o addirittura aggirato. La conseguenza sarebbe l’aumento esponenziale dei licenziamenti: sono di pochissimo tempo fa i dati  di "Datagiovani" relativi alla perdita di oltre 400mila posti di lavoro in Italia fra i giovani nel 2010,

Concludiamo dicendo che  e' tempo di dire stop ai soprusi e alle promesse elettorali ed e' tempo di riprenderci il "TIMONE" CHE GESTISCE LA NOSTRA VITA E  FUTURO PER CHI VERRA', FACENDO PESARE IN MASSA SEMPRE E COMUNQUE IL NOSTRO PESO DI CITTADINO,AZIONISTA DI MAGGIORANZA INQUANTO PAGATORE DELLE TASSE A SOSTEGNO DEL SISTEMA CHIAMATO "PAESE", ATTRAVERSO LA DEMOCRAZIA DIRETTA E PROPOSTE  DEL POPOLO PER IL POPOLO



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