venerdì 26 agosto 2011

ISLANDA: "IL PAESE DOVE CHI A CAUSATO IL DEBITO SOVRANO VIENE ARRESTATO"...


DA UN BLOG LIBERO DALLA CENSURA, AL NOSTRO PER I CITTADINI LIGURI

REYKJAVIK - La scorsa settimana in Islanda sono state arrestate nove persone considerate responsabili del crack finanziario che ha coinvolto lo stato islandese nel 2008, portandolo sull'orlo della bancarotta. La rivoluzione pacifica che sta avvenendo in Islanda, e di cui nessuno parla, nasce proprio nel 2008, quando il governo all'ora in carica decide di nazionalizzare le tre maggiori banche del paese, i cui creditori erano per la maggior parte britannici e nord americani. E quando, per rifondere il debito contratto in questo modo dallo stato che se ne era fatto carico, intervenne il Fondo Monetario Internazionale, chiedendo come al solito tassi d'interesse altissimi e scaricando tutto il peso del debito sulla popolazione, che avrebbe dovuto pagare in 15 anni 3.500 milioni di euro al 5,5% d'interesse, lo stesso popolo islandese si espresse sulla questione con un referendum per cui si verificò una schiacciante vittoria (il 93%) di coloro che ritenevano di non dover pagare il debito. Come anche in Grecia oggi si dice, anche gli islandesi sostenevano che quel debito fosse "detestabile", e dunque non esigibile. Per chiarire, un debito detestabile è un debito contratto dallo stato con le banche o altri istituti, che pero` non porta benefici alla popolazione, ma anzi la danneggia. Un debito simile non si può pretendere che venga pagato dallo stesso popolo che ne ha gia` subito le conseguenze in termini d'interessi sul debito pubblico. Dopo il referendum e` stata istituita nel 2010 una Commissione incaricata di stabilire le responsabilità legali della fatale crisi economica, che ha portato già all'arresto di parecchi banchieri e alti dirigenti strettamente collegati alle operazioni arrischiate. Intanto l'Islanda sta anche scrivendo una nuova costituzione, imparando dalle lezioni della storia recente, nella quale sarà inserito un regime di protezione inattaccabile per la libertà d'informazione e di espressione. Una costituzione, quella islandese, discussa dalla popolazione attraverso i forum in internet e i social network. Finalmente sembra che la gente possa decidere liberamente del proprio futuro, e che i banchieri e gli squali finanziari, per una volta, debbano restare alla finestra a guardare, se non sono già scappati.




Guida Amortizzatori Sociali in deroga


 

 

 

 

 

Ammortizzatori Sociali in Deroga

 

 

A chi spetta ?: Ai dipendenti di aziende escluse dai trattamenti ordinari e straordinari previsti dalla L.223/1991 (aziende con meno di 15 dipendenti, o settori cui non spettava la cassaintegrazione) o aziende che hanno esaurito i trattamenti spettanti. 

(comprese se anche se non riportate dall'articolo,ma da noi, tutte le provincie liguri)

Quali tipologie di lavoro ?:  Tutti i lavoratori subordinati a tempo indeterminato o determinato compreso apprendisti e lavoratori somministrati e soci lavoratori che abbiano un rapporto di lavoro subordinato, i lavoratori devono avere residenza o domicilio in Liguria, ed avere un anzianità di 90 giorni.
PROCEDURA:  La procedura ha inizio con la sottoscrizione del verbale di accordo sindacale, si deve usare esclusivamente il modello predisposto dalla Regione Liguria (si scarica dal sito della Regione www.regione.liguria.it). Contestualmente all’accordo il lavoratore deve firmare IN DUPLICE COPIA ”l’Informativa al Lavoratore in Cassaintegrazione in Deroga”,   e la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID), una copia resta all’azienda ed una copia al lavoratore.
Il periodo può essere pari a 12 mesi con possibilità di proroga.
Occorre inviare il verbale alla Regione non più tardi di 20 giorni dall’inizio della Cassaintegrazione.
IMPORTANTISSIMO:
Il lavoratore deve entro TRE giorni dall’inizio della sospensione recarsi presso lo Sportello Deroga del Centro per l’Impiego competente per territorio, al momento della presentazione presso lo sportello il lavoratore deve esibire i due documenti sopradescritti. Il Centro per l’impiego farà presente al lavoratore quali sono le offerte formative messe a disposizione dalla Provincia di Genova.
Questo percorso è obbligatorio, come la frequenza ai corsi, in caso di mancata presenza il lavoratore decade dal trattamento di sostegno al reddito, il percorso formativo iniziato deve completarsi.

MOBILITA’ IN DEROGA
Hanno diritto i lavoratori che hanno un anzianità aziendale di almeno 12 mesi di cui almeno sei mesi di lavoro effettivamente prestato.
PROCEDURA:  La procedura ha inizio con la sottoscrizione del verbale di accordo sindacale e un rappresentante del Centro per l’Impiego della Provincia, il modello è scaricabile dal sito della Regione, il lavoratore sottoscrive in duplice copia il Modulo “Informativa al Lavoratore in Mobilità in Deroga” e la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).
Il periodo può essere pari a 12 mesi, ed usufruita anche al termine del periodo di disoccupazione ordinaria.
Per ottenere l’indennità di Mobilità il lavoratore ha l’obbligo di presentare all’INPS il modello di richiesta con allegato il DID entro e non oltre 68 giorni.
IMPORTANTE:
Il lavoratore verrà convocato dal Centro per L’Impiego, in ogni caso entro TRE giorni dal momento in cui inizia a percepire l’indennità ha l’obbligo di prendere contatto con il Centro per l’Impiego ed esibire sia l’Informativa al Lavoratore in Mobilità in Deroga che la Dichiarazione di Immediata Disponibilità.

SPORTELLI DEROGA DELLA PROVINCIA DI GENOVA.
PROVINCIA DI GENOVA
Attraverso il Numero Verde 800.36.36.22 per prenotare un incontro collettivo da realizzarsi comunque entro i 3 giorni di cui sopra
o presentandosi direttamente al Centro per l’Impiego
VALBISAGNO Via Adamoli 3A nero
Tel 010 5497200  -  Fax 010 5497229
E-mail: cpivalbisagno@provincia.genova.it
VALPOLCEVERA Via Teglia, 8 Tel. 0105497954 – 0105497950 Fax  010 5497969  -  974
E-mail: cpivalpolcevera@provincia.genova.it
MEDIO PONENTE Via L. Muratori, 7
Tel. 010 5497818  Fax 010 6504835
E-mail: cpimedioponente@provincia.genova.it
CENTRO LEVANTE Via Cesarea, 14
Tel. 0105497523 Fax 0105497570
E-mail: cpicentrolevante@provincia.genova.it
LEVANTE Via del Commercio 3  Tel. 010 5497470 
E-mail: cpilevante@provincia.genova.it
PONENTE Villa Sauli  Via Prà, 63 (svincolo autostrada) Tel. 0105497901 Fax0105497902
E-mail: cpiponente@provincia.genova.it
CHIAVARI Viale Millo, 15/17 Tel. 0185/360901 -  0185/360902  Fax 185/300144
E-mail: centroimpiegochiavari@provincia.genova.it

MASSIMALI CIG in DEROGA e Mobilità.

Trattamenti di integrazione salariale
Retribuzione (euro)  Importo lordo (euro) Importo netto
Inferiore o uguale a    1.961,80                 906,80                853,84
Superiore              a    1.961,80              1.089,89             1.026,24
IMPORTANTE:
Per netto si intende, con la trattenuta contributiva pari al 5,84 % già effettuata, quindi al netto dei contributi, gli importi netti andranno assoggettati alla ritenuta Irpef applicata alle singole situazioni, inoltre il lavoratore ha diritto alla corresponsione degli assegni familiari e gli sgravi fiscali previsti per i lavoratori dipendenti.

mercoledì 24 agosto 2011

LA STORIA CHE VA RISCRITTA


 
La storia siamo noi ,come canta un poeta nostrano,la storia che  cambia ogni giorno ,la storia di un popolo ,di un paese,la facciamo noi, e non credete a quei pochi ormai,che cercano di convincervi di lasciar perdere,che tanto e' inutile!

Inutile e' non provarci seriamente, come  la realta' che  ogni mattina si risveglia con noi,persone strane,difficili,semplici,introverse,ma esseri umani,cittadini,l'Italia,popolo Italiano,come  volete definirvi,ma comunque  persone vere a cui questa politica ,questo sistema Italia non ha regalato nulla anzi,ci ha scaricato per anni falsita' e  privilegi,sulle nostre  umili spalle di lavoratori autonomi,ma piccoli ,di lavoratori dipendenti  sempre "precari" ed in bilico e attenti a misurare le parole o reclamare diritti veri,sinceri,onesti,REALI.

Noi ci chiediamo onestamente cosa e se restera' qualcosa ai nostri figli,ai prossimi che arriveranno,se  quando parleremo della nostra gioventu' ci capiranno e  non ci invidieranno o,piu seplicemente non lo crederanno possibile!?....

La storia siamo noi il futuro e' nostro lo costruiamo noi cosi come fecero genitori e  nonni a noi,ma con la differenza  che tutto e' cambiato,oggi rispetto a ieri! Vi e' piu' arroganza meno solidarieta',meno rispetto,ma non ci rendiamo conto che  ci hanno portato a questo per far in modo che  non ci fosse UN POPOLO UNITO e' stato diviso in reparti,come se fossimo prodotti del supermercato,non so se ci rendiamo conto della realta' circostante!?

Io sono uscito dal paraocchi omertoso in cui pretendevano che  vivessimo e  vedo intorno a me  persone  che vivono nel terrore,sotto ricatto,talmente abituate a vivere in quel sistema che ormai non si pongono piu' il problema se giusto o no !?

"UNA DOMANDA" VI PONIAMO: 
PERCHE STATE  IN SILENZIO? 
PERCHE NON SCENDETE IN STRADA COORDINANDOVI? 
PERCHE ACCETTATE OGNI SOPRUSO SENZA FIATARE,OGGI E' POSSIBILE DIRE  BASTA  UNENDOSI A CHI LO STA GIA' FACENDO ,VI ASPETTIAMO!



LA STORIA STA' PER RISCRIVERSI ATTORNO ALL'ITALIA











TEMPI TRISTI E CAMBIAMENTI REPENTINI QUESTI SONO I CAMBIAMNETI SECONDO ANALISTI LIBERI DA CONDIZIONAMENTI,CI ASPETTERA' UN INVERNO LUNGO E PROBABILMENTE ABBASTANZA DIFFICILE,MA COME QUALCUNO SA, FUORI DAI NOSTRI CONFINI NAZIONALI, MOLTO STA GIA' AVVENENDO PER EVITARE DI DOVER SOPPORTARE PIU DIFFICOLTA' E PER PORTARE UN CHIARO PUNTO CHE NON DEVE E NON PUO' ESSERE EVITATO: "LA PAROLA ADESSO AL POPOLO ATTRAVERSO UN CAMBIAMENTO ETICO,UN CAMBIAMENTO OBBLIGATO DA PARTE DI TUTTI SE NON SI VUOLE VERAMENTE RENDERSI RIDICOLI SE NON SCHIAVI DI UN SISTEMA CHE PER TROPPO TEMPO CI HA DERUBATO E PRESI IN GIRO IL COSIDETTO SISTEMA SIGNORAGGIO"(POTETE TROVARE LA SPIEGAZIONE SU COSA E' TRA I NOSTRI ARTICOLI E/O PAGINE).


Per troppo tempo ci si e' affidati a qualcuno che in fondo non conoscevamo,ma che ci ispirava fiducia,oggi ne vediamo il risultato....
si e' iniziato col 15 maggio in Spagna per arrivare al 15 ottobre in tutte le piazze del mondo con la Global Revolution,ma sara' una minima parte del cammino che ognuno di noi sara' tenuto a compiere, un vero cambiamento negli stili di vita,di pensare,di agire,anche se credo che non dobbiamo eesere noi a farvi accorgere di questo....

martedì 23 agosto 2011

Risparmio energetico imprese: contributi a fondo perduto in Liguria







Si aprono il 15 settembre del 2011, nella Regione Liguria, i termini di presentazione delle domande di accesso a contributi a fondo perduto per la riduzione dei consumi energetici. Trattasi, nello specifico, di finanziamenti regionali, per un ammontare complessivo pari ad 800 mila euro, che nei giorni scorsi sono stati stanziati ed approvati dalla Giunta della Liguria su proposta di Renzo Guccinelli, l’Assessore regionale allo sviluppo economico. La quota di contributo a fondo perduto erogabile parte dal 30% dell’investimento effettuato per le grandi imprese, ed arriva fino a ben il 60% per le micro imprese.
A partire dalla data sopra indicata, le imprese rispettanti i requisiti di accesso ai fondi potranno presentare progetti ed investimenti finalizzati a realizzare diagnosi energetiche, nonché per ammodernare macchinari, impianti ed attrezzature; oppure per andarle a sostituire con l’obiettivo di abbattere i consumi di energia. In questo modo a beneficiarne sarà l’efficienza energetica per effetto, nei cicli produttivi, di un uso più razionale dell’energia. Tutti i dettagli sui nuovi contributi a fondo perduto per le imprese, e per l’efficienza energetica, sono reperibili sul sito Internet www.regione.liguria.it.

lunedì 22 agosto 2011

IL GOVERNO CHE HA CEDUTO AGLI "INDIGNADOS"

E UN 'ARTICOLO DI UNO DEI TANTI EDITORIALI LIBERI CHE SONO ANCHE  IN RETE E  VERAMENTE AFFIDABILE, DATATO 1 LUGLIO.
VI SIETE CHIESTI QUANTE VOLTE  AVETE SENTITO QUESTA NOTIZIA DAI TG NAZIONALI? DALLA STAMPA NAZIONALE? DAI PROGRAMMI DI APPROFONDIMENTO?  NOI SI! E SIAMO GIUNTI ALLA CONCLUSIONE CHE  AL SISTEMA POLITICO DANNO FASTIDIO CERTE NOTIZIE.........



il governo spagnolo del premier socialista Josè Luis Zapatero cede alle richieste degli Indignados e adotta nuove norme di protezione delle famiglie che a causa della crisi non sono più in grado di pagare il mutuo della casa, uno dei cavalli di battaglia del movimento di protesta.
Il vicepremier Alfredo Rubalcaba ha annunciato l'adozione di un decreto con il quale viene aumentata la parte di redditi mensili di una famiglia che non può essere sottoposta a prelievo obbligatorio per pagare alle banche il resto del mutuo dopo il sequestro della casa. Il reddito minimo che non potrà essere toccato è stato portato da 700 a 961 euro, e a 1350 euro se vi sono almeno due persone a carico. Il governo Zapatero ha inoltre deciso che in caso di messa all'asta della casa, per il mancato pagamento del mutuo, non potrà essere ceduta a meno del 60% del prezzo iniziale (contro il 50% finora).


Il movimento degli Indignados, attivo da metà maggio, combatte le espulsioni di famiglie che a causa della crisi non sono più in grado di pagare i mutui di casa. I giovani del movimento “Democracia Real Ya!” hanno impedito diverse espulsioni in particolare a Madrid. Gli Indignados denunciano fra l'altro la corruzione della politica e la collusione con i banchieri e indicano come esempio da seguire la “rivoluzione islandese”. In Islanda la popolazione si è infatti opposta per referendum al trasferimento allo Stato dei debiti delle banche.


LA QUARTA CLASSIFICATA COME PREZZI AL CONSUMO: LA LIGURIA





La Liguria è la quarta regione più cara nella classifica dei prezzi più “caldi”. Subito dopo Val D’Aosta, Puglia e Lazio, che si aggiudicano il podio con un aumento annuo del 3,9%, 3,3% e 3,2% si piazza la Liguria con il 2,9% a pari merito con Basilicata, Lombardia e Sardegna. In fondo alla classifica, le meno care Veneto, Molise e Campania con 2,3, a fronte di un tasso nazionale che si attesta al 2,7%,.
A certificare regione per regione i movimenti dei listini è l’Istat, in base agli ultimi dati sull’inflazione di luglio. Se però si considerano i diversi capitoli di spesa, la geografia dei prezzi cambia ancora. Per il settore degli alimentari la regione che ha registrato i rincari maggiori è la Lombardia (+3,3%), mentre andare al supermercato è molto più conveniente in Molise (+1,1%) o in Sicilia (+1,3%). Per l’abbigliamento i tassi risultano generalmente abbastanza moderati, addirittura in calo nelle Marche (-0,5%) e vicini allo zero anche in Emilia Romagna (+0,5%), fa eccezione la Puglia (+3,3%).